La sostenibilità e l’essere sostenibili, cosa sono e perché sono alla base di un futuro migliore

La sostenibilità e l’essere sostenibili, cosa sono e perché sono alla base di un futuro migliore

Parlare di sostenibilità in anni così pieni di dubbi e incertezze può, per alcuni, avere poco senso. E invece è proprio ora, più che mai, che questo tipo di temi tornano così prepotentemente alla ribalta.

Ambire a un mondo dove l’educazione civile, umana e il rispetto per tutto ciò che ci circonda siano alla base del vivere quotidiano di ognuno di noi è possibile e doveroso, perché solo così potremo assicurare a noi e alle generazioni future la possibilità di portare avanti sogni e progetti.

Alla luce di tutto questo, quindi, non resta che cercare di spiegare meglio il concetto di sostenibilità e cosa voglia dire davvero vivere in modo sostenibile.

La sostenibilità, equilibrio e consapevolezza in un modo così complesso

Durante la Conferenza ONU sull’Ambiente del 1992, il termine sostenibilità viene utilizzato per la prima volta in riferimento alla “condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

Un punto di svolta in questo senso, perché l’uomo inizia a maturare una nuova consapevolezza e ad aprire gli occhi sulle conseguenze dello sfruttamento ambientale e dell’importanza di mantenere un equilibrio tra lui e il suo ecosistema.

Vivere in modo sostenibile, dunque, significa riuscire a prendere atto del fatto che piccole o grandi azioni sono fondamentali per arrivare a un punto di svolta, per riuscire a cambiare idee, convinzioni e vecchie abitudini.

Una condizione che si rende ormai necessaria per far sì che il profitto vada di pari passo con il progresso. Ciò a cui bisogna ispirare è l’educazione civile, non solo umana, ma anche naturale, perché solo così con la sostenibilità potrà davvero esserci un vero cambiamento.

Ad oggi, è possibile misurare il livello di sostenibilità di un Paese grazie a numerosi riferimenti e strumenti. Tra i principali, anche se ancora in fase di elaborazione, possiamo citare il Benchmark, lo Standard di riferimento, l’Audit, i Sistemi di valutazione e di autovalutazione e i Sistemi di certificazione.

Per valutare l’impatto delle attività umane, restano in ogni caso importanti i confini planetari e l’impronta ecologica, ovvero, rispettivamente, lo spazio sicuro per l’operatività umana e l’impatto ambientale di una specifica attività umana.

A questo proposito, nel 2016 prende il via il programma degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU e che ingloba 17 Obiettivi.

Il programma d’azione prevede ben 169 traguardi da raggiungere nell’arco dei prossimi 15 anni destinati a tutti i Paesi membri che si sono impegnati entro il 2030.

Le tre tipologie di sostenibilità

Quando si parla di sostenibilità, possiamo distinguere tra tre tipologie principali, ovvero quella economica, quella ambientale e quella sociale. Nella sostenibilità economica, il concetto di sostenibilità si lega alla capacità da parte di un sistema economico di essere in grado di produrre reddito e lavoro in modo costante nel tempo.

Quando ciò non si verifica, il denaro non circola e quindi il sistema economico crolla. È pertanto facile capire come in una società che si basi e tragga forza e stabilità dalla sua economia, è essenziale che questa resti sostenibile e capace di una continua crescita.

Nel secondo caso, invece, quello della sostenibilità ambientale, parliamo di un processo di sfruttamento delle risorse naturali che, passando attraverso lo sviluppo tecnologico e il sostentamento dell’uomo, ci dà la possibilità di non impattare sull’ambiente. In questo modo, la coesistenza con le generazioni future non è messa in pericolo.

Per raggiungere questo scopo e per evitare il grave problema dello sfruttamento delle risorse ambientali e delle possibili catastrofi naturali che sono ad esso collegate, non si può far altro che puntare a obiettivi mirati e condivisi da tutti i Paesi del mondo. È importante che questo prenda vita nella forma di veri e propri piani di sostenibilità ambientale.

Qualcosa è già stato fatto, pensiamo ad esempio alla maggiore attenzione verso le produzioni industriali, all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, allo sviluppo e alla creazione di nuove e numerose aree verdi nelle città, oppure allo smaltimento corretto dei rifiuti.

Poter evitare catastrofi come l’avanzamento dei deserti, la deforestazione, lo scioglimento dei ghiacciai e quindi l’innalzamento del livello dei mari e degli oceani, l’innalzamento della temperatura globale o il buco dell’ozono, significa combattere problematiche con cui l’uomo ha purtroppo ormai a che fare.

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