Giornata Mondiale dell’Ambiente: oggi, 5 giugno, si celebra in tutto il mondo questa ricorrenza con l’hashtag #BeatAirPollution. L’obiettivo primario, come si può già comprendere dallo slogan, è di rendere attive e attente le persone nei confronti delle questioni ambientali, in particolare l’inquinamento atmosferico.
Questo evento, promosso dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, vuole superare la crisi climatica analizzando le singole azioni umane che risultano dannose per l’ecosistema. Obiettivo è riunire tutte le nazioni del mondo in Cina: Paese che produce un forte inquinamento ma che, nell’ultimo periodo, si sta impegnando per la promozione di progetti verdi ed eco sostenibili, cercando di porsi come leader mondiale nell’impiego di risorse “pulite”.
Giornata Mondiale dell’Ambiente, inquinamento al centro
La Giornata Mondiale dell’Ambiente porta a riflettere soprattutto su una questione: la conseguenza tragica e drammatica dell’inquinamento ambientale, che potenzialmente potrebbe condurre l’intera umanità all’autodistruzione. Solo nell’Unione Europea sono 450 mila le persone che muoiono ogni anno in modo prematuro per la scarsa qualità dell’aria, tra cui 399 mila a causa dell’esposizione di Pm, 75 mila per il diossido d’azoto e 13.600 a causa dell’ozono.
La Giornata vuole sensibilizzare alla lotta per salvaguardare l’ambiente e fare comprendere i danni dovuti all’uso eccessivo di energia elettrica, alla deforestazione, alle attività agricole non sostenibili, agli allevamenti intensivi, all’innalzamento della temperatura e alla persistente richiesta di plastica.
Giornata Mondiale dell’Ambiente: abbiamo solo un pianeta
In questa giornata, che è stata istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a Stoccolma per definire i 26 principi riguardanti i diritti dell’ambiente e festeggiata per la prima volta nel 1974 con lo slogan “OnlyOneEarth”, la Cina stimolerà l’azione globale per salvare vite umane e incoraggiare un’economia green, che registra già 2 milioni di “lavori verdi” nel mondo. Nonostante questi passi in avanti, però, c’è ancora tanto da migliorare: ad esempio, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la possibilità di abitare in luoghi che rispettano gli standard di sicurezza sull’inquinamento atmosferico è negata al 91% della popolazione mondiale; inoltre, migliaia di specie animali sono a rischio estinzione e all’ordine del giorno vi sono sempre piogge acide dovute all’inquinamento chimico.
Quindi è nostro dovere riflettere, ogni singolo giorno e non solo oggi, su quanto sia importante non inquinare l’aria, nostra risorsa vitale primaria. Questo per non compromettere ulteriormente la salute delle persone e per evitare un eccessivo riscaldamento del Pianeta, ora che l’emergenza è palese a tutti.
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