Educazione ambientale nelle scuole italiane
Il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Istruzione hanno recentemente firmato un accordo per elaborare un Piano Nazionale per l’Educazione Ambientale nelle scuole italiane. Il Protocollo d’Intesa sancito dai ministri Sergio Costa (per l’ambiente) e Marco Bussetti (per l’istruzione) rappresenta, così, un passo significativo verso il miglioramento della sensibilità dei cittadini al territorio e alle sue problematiche. L’iniziativa parte dai bambini e dai ragazzi, in quanto si estende agli istituti di ogni ordine e grado, e vuole far sì che sin da piccoli si abbia la consapevolezza di una sostenibilità ambientale. La cifra stanziata a favore dell’educazione ambientale nelle scuole italiane è 1,3 milioni di euro: per la precisione, 800 mila euro dal Ministero dell’Ambiente e 500 mila da parte del Miur.
Educazione ambientale nelle scuole: presentare progetti
A seguito della decisione di introdurre l’educazione ambientale nelle scuole, il Ministero dell’Ambiente ha invitato a presentare proposte di attività di educazione ambientale che siano in linea con la Carta dell’educazione ambientale (approvata nel novembre 2016) e con la strategia “Plastic free” avviata dal Ministero. Come si legge sul bando pubblicato online dal Ministero, “Le azioni proposte dovranno consentire la realizzazione, prioritariamente, nei territori di pertinenza dei 24 parchi nazionali di progetti in materia di educazione, comunicazione ambientale e allo sviluppo sostenibile da parte di associazioni riconosciute operanti nel settore della tutela ambientale e della promozione di corretti stili di vita, in collaborazione con le scuole primarie, le scuole secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione, anche avvalendosi della collaborazione dell’I.S.P.R.A. o del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri o del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Si tratta di una forma di co-progettazione, che consiste nella co-partecipazione ad un progetto globale di educazione ambientale da parte di partner privati”.
Educazione ambientale nelle scuole, le aree di intervento
Per quanto riguarda le aree di intervento dei progetti che verranno presi in considerazione, sono state concordate: qualità dell’aria ed energia pulita (mobilità sostenibile, energie alternative, risparmio energetico, eco architettura e bioedilizia), valorizzazione della biodiversità (tra cui aree naturali protette e aree verdi urbane), raccolta differenziata dei rifiuti e lotta alle ecomafie.
Questa decisione da parte dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione rappresenta, dunque, un ulteriore significativo passo avanti per far conoscere a tutti la drammatica situazione in cui si trova in questo momento il nostro pianeta. Vivieco, con i propri progetti, ritiene questa iniziativa fondamentale e auspica una risposta sempre più continua ed efficace da parte delle istituzioni e degli enti competenti in materia ambientale.
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