Abolizione cotton fioc in Italia da gennaio 2019

Abolizione cotton fioc in Italia da gennaio 2019

Abolizione cotton fioc: dal 2019 solo biodegradabili

Il 2019 si apre con un passo significativo dell’Italia verso la tutela dell’ambiente: dal 1 gennaio di quest’anno, infatti, è entrata in vigore l’abolizione cotton fioc che non siano degradabili e compostabili. A deciderlo un emendamento da parte di Ermete Realacci (Parlamentare e Presidente Onorario di Legambiente) alla Legge di Bilancio approvata nel dicembre 2017, quando ancora vigeva il governo Gentiloni, entrata ora in vigore. La norma vieta la produzione e la vendita di questo prodotto con il bastoncino di plastica, che non è biodegradabile e quindi rappresenta un potenziale elemento inquinante per l’ambiente. Inoltre, sulla confezione dei nuovi cotton fioc dovrà essere indicata obbligatoriamente una dicitura che vieta di gettarli nel wc.

All’interno della stessa Legge di Bilancio in questione, anche un divieto che riguarda l’uso di microplastiche all’interno dei prodotti cosmetici da risciacquo. Questa, tuttavia, entrerà in vigore a partire da gennaio 2020.

Legambiente: abolizione cotton fioc 1a buona notizia del 2019

L’Italia, grazie alla legge che impone l’abolizione cotton fioc che non siano biodegradabili e compostabili, è ufficialmente il primo paese in Europa a prendere tale provvedimento. Legambiente ha commentato in modo positivo la notizia, definendola “prima bella notizia per l’ambiente del 2019”. Proprio la ONG è da anni in prima linea per far sì che si vieti la produzione di plastica monouso. “È frutto del lavoro di denuncia di Legambiente, che da anni spinge per la messa al bando di prodotti in plastica monouso che, se non smaltiti correttamente, possono causare danni all’ambiente e minacciare la fauna marina”, spiega l’associazione in un comunicato stampa. Oltre all’abolizione cotton fioc, infatti, si attende anche una discussione sul disegno di legge “Salvamare” (riguardante, appunto, la plastica monouso) e il sul progetto di legge che ha a che fare con il “Fishing for litter”: un’iniziativa che permetterebbe ai pescatori di lasciare in porto le plastiche rimaste incastrate nelle reti, anziché ributtarle in mare.

I cotton fioc, dunque, dovranno essere prodotti in modo tale da renderli biodegradabili: non dovranno essere gettati nel wc, ma nell’organico della raccolta differenziata. Questo, infatti, impedirebbe che questo prodotto finisca come rifiuto sulle spiagge. Secondo un censimento dei litorali europei, infatti, i cotton fioc rappresentano il 4% dei rifiuti ritrovati; analizzando il Mediterraneo, la percentuale sale al 5,2% dei rifiuti contati. Per quanto riguarda l’Italia, i cotton fioc hanno raggiunto la percentuale del 9% sulle spiagge: delle 245 spiagge censite da Legambiente, è stato trovato un totale di 162.936 rifiuti di cui 14.342 cotton fioc (una media di circa 60 per ogni spiaggia).

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà condiviso